Musica, computer, creatività Sono i laboratori della Fa.Ce
L’associazione delle famiglie con cerebrolesi al lavoro anche in montagna
Stretto un accordo con l’istituto Peri, diversi ragazzi avviati alle percussioni
Musica, espressività corporea, informatica. Sono i laboratori che l’Associazione Fa.Ce – Famiglie Cerebrolesi porta a Reggio,nella sede di via Bergonzi 10, dopo averli sperimentati in montagna,a Castelnovo Monti,negli ultimi dieci anni. «Abbiamo visto che musica ed espressività del corpo o teatro sono le attività che tirano fuori dai ragazzi la voglia di fare, che li fanno stare bene e abbiamo pensato
di proporli anche in città», spiega Alma Zanni, presidente di Fa.Ce, associazione provinciale di Reggio Emilia.
Undici ragazzi tra quelli che frequentano i laboratori della montagna (una ventina) lo scorso 18 ottobre sono volati in Germania dove hanno messo in scena lo spettacolo “Danze senza distanze” nato dalla collaborazione tra l’associazione, l’Istituto musicale Merulo, l’Hochschule fur Musik und design
Trossingene e l’artista Ingrid Schorscher.
«Il nostro simbolo è un albero con una parte rigogliosa e una secca – continua Zanni –. Il nostro obiettivo è far vedere la parte rigogliosa dei nostri ragazzi, dimostrare che sanno fare tante cose e anche bene».
I laboratori in città sono partiti a settembre e andranno avanti fino a dicembre, ma è probabile che proseguiranno anche nel nuovo anno, «stanno andando bene, ci sono due gruppetti con 6/7 ragazzi», aggiunge la presidente. Obiettivo del laboratorio di espressività corporea – tenuto da Giorgia Bertolini che ha esperienza con i disabili – è costruire con i ragazzi un percorso di scoperta della propria aspirazione, disposizione e creatività (martedì 14.30/16.30 e mercoledì 16/18). Il laboratorio musicale è realizzato in collaborazione con l’Istituto superiore di studi musicali Peri (già in convenzione per le attività della montagna) e si tiene il lunedì dalle 16 alle 18. «Non si tratta di musicoterapia, ma di avvicinare i ragazzi alla creazione di musica in base alle loro abilità – spiegaZanni –. Dopo vari esperimenti, in montagna alcuni hanno imparato a usare le percussioni, in particolare lo djambè».
A questi si aggiunge un laboratorio di informatica (giovedì dalle 16 alle 18) tenuto dal programmatore
Francesco Cosmi, che ha una grande esperienza con i disabili, con l’obiettivo di realizzare un blog dedicato ai ragazzi e curare il sito dell’associazione.
Nata nel 1986 a Bologna, l’associazione Fa.Ce è presente dal 1990 a Reggio e dal 1996 nella zona della montagna.
«Quando abbiamo iniziato qui per i ragazzi non c’era niente– dice Zanni –, oggi hanno cinque pomeriggi impegnati con i laboratori di musica e teatro, la palestra e la piscina. E poi ci sono tre centri diurni e uno
residenziale. Per noi è un grande successo».
di Laura Pasotti
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